mercoledì 2 agosto 2017

GIORDANO SVELA:"IL GIOCO DELL'ESTATE? ATTACCARE LA RAGGI PER NASCONDERE IL CASO CONSIP"

NOTIZIA PUBBLICATA DA DAGOSPIA.COM

Dagli alla Raggi. La moda estate 2017 presenta il nuovo gioco di società, per altro ispirato ad un medesimo gioco invernale. Molto in voga sulle terrazze, nei salotti chic e soprattutto nelle redazioni giornalistiche consiste in questo: si prende il sindaco di Roma e le si fa un mazzo tanto. Ma proprio tanto. A prescindere. E soprattutto senza alcun senso della proporzione. C' è un topo in un parco giochi? Roma è invasa. C' è un gabbiano che mal scagazza? Roma è sotto assedio. L' immondizia?

Una tragedia. Le buche nell' asfalto? Ormai le conosciamo tutte per nome, talmente le abbiamo viste nei telegiornali. E se arriva la notizia di chiusura delle indagini, per la questione di due nomine in Comune, fermate le rotative: bisogna aprirci il giornale. Nove colonne, maxi foto, titoli cubitali. Magari nascondendo quelle altre questioncelle di nessuna rilevanza, come per esempio l' affare Consip. Del resto, si sa, chi tocca Lotti muore. Chi tocca la Raggi, invece, campa 100 anni.

Mario Giordano per “la Verità”

E allora avanti: dagli alla Raggi. Che aspettate? Iscrivetevi anche voi al gioco di società. È semplicissimo. Basta ripetere con Renzi: «Gridavano onestà, adesso dimostrino la loro innocenza» (regola del gioco: ripetere «siamo garantisti»). Basta mostrare molta riprovazione per la scelta di Renato Marra a capo del turismo (regola del gioco: ripetere «era il fratello del suo braccio destro», e farlo strizzando l' occhio con malizia).

Basta indignarsi ancor di più per la scelta di Salvatore Romeo come capo della segreteria (regola del gioco: ripetere «gli ha triplicato lo stipendio», e poi aggiungere con un sorriso: «ma non erano francescani?»).

E se qualcuno obietta che queste di certo non sono cose meravigliose, ma ecco, in passato al Campidoglio si son visti reati ben peggiori (do you remember Buzzi?), ricorrere alla formula magica: «Ma loro sono quelli che promettevano di cambiare». Regola del gioco: mentre si pronuncia la formula magica, canticchiare onestà-tà-tà in segno di scherno e commentare «il populismo sta tramontando, lo abbiamo visto con Macron». Macron, in questo gioco di società, è la carta jolly che fa vincere tutto.

Il nuovo gioco di società «dagli alla Raggi» è vivamente consigliato, oltre che da tutti i sommi direttori-maxi-mega-granduff-cavalieridellavoro, anche dai medici che hanno già registrato compiacenti le virtù benefiche del medesimo. Esso, infatti, consente di trovare senza tema una risposta immediata a tutte le ansie per le sorti dell' Italia: l'economia non riparte come dovrebbe?

Dagli alla Raggi. I terremotati aspettano ancora le loro casette? Dagli alla Raggi. Quest' anno sbarcano 200.000 immigrati e non sappiamo più dove metterli? Dagli alla Raggi. Gli italiani si sentono sempre più insicuri? Dagli alla Raggi. Regola del gioco: ripetere sempre «hai visto l' apertura del Tg1?». Tanto va da sé, che nove volte su 10 l' apertura del Tg1 è perfettamente centrata con la nuova moda dell' estate (come lo era con quella dell' inverno). Loro sì che sanno interpretare le tendenze chic.

Infatti: la chiusura delle indagini sulla Raggi nelle scorse ore ha avuto una grande eco mediatica. Titolo preferito: «Ora rischia il processo». Poi quando arriverà il rinvio a giudizio la notizia avrà di nuovo una grande eco mediatica. Già immaginiamo il titolo preferito: «La Raggi a processo». Fra l'altro la medesima notizia aveva avuto una grande eco mediatica quando si sospettava che la Raggi fosse indagata (titolo preferito: «La Raggi rischia di essere indagata») e poi, ovviamente, quando è stata indagata (titolo preferito: «La Raggi è indagata»).

Il Corriere si premura di farci sapere, con la sempre informatissima Fiorenza Sarzanini, che il processo potrebbe aprirsi a fine anno, cioè in piena campagna elettorale. Dunque come si farà a non dargli anche allora una grande eco mediatica? Tg e giornaloni già si stanno preparando. Fuochi d'artificio assicurati. Del resto mai una questione di nomine a Roma ha avuto tanta attenzione dai tempi in cui Caligola fece senatore il suo cavallo.

La regola del gioco di società prevede, peraltro, che tutti i partecipanti si dichiarino sempre garantisti, come Renzi. «Io sono garantista, però» e giù accuse contro la clamorosa violazione della legge (la nomina, per l'appunto). Aver fatto quel tal Marra capo del turismo deve diventare, per chi gioca, assolutamente ignobile, assai più ignobile che l'appalto Consip da 2,7 miliardi di euro con ballo di amichetti e annessa fuga di notizie. E scegliere Romeo come capo di gabinetto è più indecente del fallimento della Banca Etruria con annessi risparmiatori truffati. Sono le regole: chi non si adatta è out, chi non si adegua viene escluso. Non è ammesso al gioco nei salotti chic.

Ed è un vero peccato, per la verità. Perché, vedete, ci sarebbero molte cose da dire sulla Raggi. Si potrebbe dire, per esempio, che finora è stata tutt' altro che un buon sindaco, che in quest' anno ha fatto davvero poco, che il 7 e mezzo che si è data è un voto taroccato come la laurea del ministro dell' Istruzione.

 Si potrebbe dire che anche la conferenza stampa di ieri («Stiamo facendo il massimo, grazie romani per la pazienza, Grillo mi appoggia, chiarirò tutto ai magistrati») è stata debole come debole finora è stata tutta la sua amministrazione. E si potrebbe dire che se davvero si facesse una votazione on line fra gli iscritti probabilmente sarebbe costretta ad andarsene, come previsto dal contratto da lei firmato con la Casaleggio e associati. Un contratto che, come molte altre cose, ci convince poco.

Ma adesso come facciamo a dire tutto questo? Non rischiamo di confonderci con i pupazzi del nuovo gioco di società? Se c' è una cosa che non perdoniamo ai professionisti del «dagli alla Raggi» in servizio permanente ed effettivo è proprio questa: ci costringono ad arrivare fin dove non avremmo mai pensato. Ci costringono, cioè, a difenderla.

A dire che così non si fa. Che questi attacchi sono esagerati. Che ci volete fare? Siamo fatti così. Abbiamo tanti difetti, ma non riusciamo a mandare il cervello all'ammasso. Se vediamo che uno ruba due mele, ci indigniamo. Ma se vediamo uno che sta portando via l'intero frutteto, ebbene, ci indigniamo un po' di più. Tutte e due le cose vanno denunciate, ma con le dovute proporzioni, no? E poi i nuovi giochi di società non ci piacciono. In spiaggia ci bastano le nostre biglie. Che, in ogni caso, sono meglio delle loro palle.


9 commenti:

  1. siamo dico siamo perche' grazie al santissimo siamo in molti. Questo gioco schifoso e abietto lo conosciamo in tutte le sue sfumature.Talmente evidente e becero che ad un certo punto ne possiamo trarre anche giovamento

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  2. È diventato lo sport preferito del buffone Renzi attaccare la Raggi. Ieri in Sicilia Renzino ha dichiarato che Roma non ha potuto diventare sede dei giochi olimpici perchè si litiga su chi raccomandare in Atac. Premesso che Virginia Raggi ha mantenuto fede al programma elettorale,in cui i cittadini non volevano altro spreco di soldi,il buffone la finisse di segnalare raccomandare e sistemare gente del suo entourage a cominciare da giornalisti che fanno fortuna non valendo.un cactus ma che si trovano dove si trovano per parlare del perchè in pelo cade al grande statista a trucco

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  3. Ma chi va contro la Raggi mi chiedo, quanti interessi ha? Molti suppongo visto l'accanimento! E sicuramente non sono onesti! Visto che lei sta facendo di tutto per mettere le cose apposto! Italiani svegliamoci!

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  4. certo ha la faccia come il culo parla lui di raccomandati SIC ma non devono parlare se non per pontificare il ciarlatano pena l' allontanamento ora che è diventato uno SCRITTORE romanziere è incontenibile con le sue cialtronerie e menzogne.

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  5. questi pdioti sono quelli che alla corte dei zozzoni sauditi hanno litigato x i rolex. purtroppo, come spiega bene Andrea Camilleri, in Italia ci sono 2 milioni di analfabeti, 13 milioni di semi analfabeti e 13 milioni di analfabeti di riporto, cosa ci si può aspettare da un paese con 50% della popolazione indottrinata dalle tv di regime? very sad!

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  7. Vorrei che tutte le città D'Italia fossero governate da un Sindaco come la Raggi, sicuramente non ci troveremmo nella merda come siamo oggi, le virtù della Raggi sono molte perché intelligente laureata, grintosa, coraggiosa, leale ma soprattutto perché ha due qualità che molti politici non sanno nemmeno Di cosa si tratta e sono la cosa più importante per chi ricopre un ruolo di responsabilità, ONESTA E BUONSENSO. A tutti questi politici corrotti e bugiardi dico che tra non molto pagheranno per tutto quello che hanno fatto perché il popolo italiano ha capito che razza di ladri corrotti ci hanno governato fino ad oggi. Fosse per me scenderei in piazza anche adesso per fare una rivoluzione e condannare a morte tutti questi luridi bastardi traditori del popolo Italiano, ma è solo una questione di tempo. Ringrazio la Raggi, Di Battista, Di Maio, Paola Taverna, Appendino, e altri come loro che portano avanti l'unico partito che potrà risollevare l'Italia da questa situazione di Merda o per lo meno ci provano.

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  9. LI STUDIANO TUTTE QUESTA NON E' ALTRO CHE GENTAGLIA MESCHINA DELLA PEGGIORE SPECIE INCOMINCIASSERO CON I LORO SCHELETRI NEGLI ARMADI E POI SI VEDRA' COSA NE USCIRA' FUORI MA A CASA DOVETE ANDARE E POI SI CHE SARANNO CAZZI AMARI.

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