martedì 6 febbraio 2018

Beppe Grillo scrive agli italiani: "Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli a casa"

"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu, senza alcuna preoccupazione economica. I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia."Beppe Grillo
20 punti per uscire dal buio:

  1. Reddito di cittadinanza

  2. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa

  3. Legge anticorruzione

  4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato

  5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti

  6. Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni

  7. Referendum propositivo e senza quorum

  8. Referendum sulla permanenza nell’euro

  9. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese

  10. Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti

  11. Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato

  12. Massimo di due mandati elettivi

  13. Legge sul conflitto di interessi

  14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica

  15. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali

  16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza

  17. Abolizione dell’IMU sulla prima casa

  18. Non pignorabilità della prima casa

  19. Eliminazione delle province

  20. Abolizione di Equitalia

2 commenti:

  1. Io non sono un politologo, per cui il mio commento è il "dire" dell'uomo della strada... Parlare di quel che è stato, in questi ultimi decenni, sarebbe "pleonastico": SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, GLI EFFETTI DEL MALGOVERNO...- C'è adesso un Movimento, che a me sembra, possa costituire l'alternativa ad una classe politica che sa di... "stanchezza". L'Italia ha bisogno di persone che, amandola, operino per il suo bene. - Per quanto inesperto di politica, io seguo un po', l'attività di molti ragazzi del M5S. E ad onta della "leggenda metropolitana", che li "vuole" ignoranti, inesperti, impreparati; incapaci persino di condurre la gestione di un condominio, essi sono - secondo il mio modesto parere capaci, sicuri, oltre che motivati. -Per concludere, voglio dire che seguo - con passione - l'attività di Fabio Massimo Castaldo, che - come molti sanno - è il Vice Presidente del Parlamento Europeo: attività che egli svolge ad ampio raggio, interessandosi di problemi, i più svariati. - Ribadisco, per concludere, che il Movimento 5 Stelle mi sembra preparato a governare, anche se, come è ovvio ritenere, i primissimi tempi saranno difficili da affrontare...

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  2. Dove sono finiti nel programma, le unioni civili.

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